A damned soul ...un'anima sola.
Oggi ho passato parecchio tempo con me stessa, ho aperto questo blog per leggerlo e mi ci sono soffermata a lungo rileggendo i vostri commenti ed i miei post. Non voglio dire che mi m'accada raramente di meditare, ma non mi capitava da molto di riuscire a farlo in modo "costruttivo". Ho riguardato indietro alla mia vita rileggendo quegli stalci di vita e questo ha fatto scattare in me una molla che ora m'induce a chiedermi in cosa, dove e soprattutto se io abbia sbagliato. Mentre rileggevo le cose stupende che voi mi scrivevate in commento ai miei dolori, alle mie risate, ho provato una sorta di dolorosa e nel contempo struggente emozione e con la mente rivedevo l'Umbria e le mie passeggiate all'alba..rivedevo A. in divisa davanti la mia porta che mi comunicava, senza quasi riuscir a parlare, la notizia della morte di Gregory. Rivedevo il mio viaggio per trasferirmi in Val Gardena per sfuggire a quella terra che mi "faceva male", i pomeriggi passati la domenica su di una tomba a piangere sentendomi una nullità per il solo fatto d'esserci ancora e mentre questi fotogrammi passavano nel mio cervello mi sono resa conto con stupore di una cosa: NON stavo piangendo..ricordavo ma non piangevo. Io che di lacrime amare ne ho versate a fiumi negli ultimi due anni...ecco che per la prima volta non piangevo. Questo mi ha lasciata attònita, mi chiedo se sto diventando cinica e priva di sentimenti. Come posso aver scordato il mio dolore? O meglio, come posso averlo lasciato assopire? Mi rotolava nella mente un mare di pensieri, cercavo possibili similitudini tra l'ieri e l'oggi e mi vedevo come attraverso ad una nebbia dalla quale a fatica riuscivo ad emergere.Mi dicevo.."Piangi ..dai piangi!!" ma non ero capace. Allora ho messo su musica, quella che mi ricordava quei tempi e m'illudevo che ci sarei riuscita, ma invano. Sentivo invece crescere in me una sorta di pace interiore così piacevole, calda, confortante da indurmi a sorridere. Allora mi sono venute alla mente anche le cose che prima, in quei due anni non avevo visto o avevo voluto scordare; i sorrisi sdentati dei figli dei miei vicini...le risate con A., le chiacchierate chilometriche al telefono con mio figlio e le nostre risate,...e mi è parso di sentire odore di sigaro cubano e di pelle cotta al sole. Allora ho capito...ero guarita, non ero più ..a damned soul.
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