giovedì 14 agosto 2014

DUE STELLE DI BRILLANTI

Vi racconto una storia triste ma dolcissima. Era il 26 di novembre quando A., in divisa, bussò alla mia porta per portarmi una notizia terribile; era morto Gregory, il mio migliore amico ed in un testamento spirituale aveva incaricato lui, che considerava il "fratello bianco"  di darmi la notizia. Questo mi gettò in gran sconforto. Da nove mesi era morto John e chi mi era stato vicino, come sempre, era lui. Mancavano circa due settimane al mio compleanno che si preannunciava orribile. Andrea faceva avanti ed indietro dalla Val Gardena all'Umbria, dove abitavo da pochi mesi, io faticavo a riprendermi dallo choc. La cosa terribile era che mi sembrava quasi di essermi "abituata" a soffrire e questo mi stava distruggendo dentro. l'8 dicembre, giorno prima del mio compleanno, mi alzai di malavoglia, avevo promesso ad Andrea (che sarebbe arrivato la sera per il week end), che avrei fatto l'albero di Natale. Fu uno strazio. I ricordi..le cose comperate negli anni con John e Steve,  con Greg e Mandy sua moglie, quelle prese ai mercatini di Natale nei vari viaggi..insomma, stavo piangendo tutte le lacrime che mi erano rimaste quando suonarono alla porta. Era un maggiore d'istanza in una Base NATO in Italia che era passato per portarmi un pacchetto da parte del Lth.col. Gregory H. e che Greg stesso gli aveva consegnato, prima che lui ritornasse dall' Iraq, chiedendogli la cortesia di farmelo avere in tempo per il compleanno. Nessuno dei due sapeva cosa gli avrebbe destinato il destino. Io aspettai Andrea per aprirlo, non ci riuscivo, era troppo il dolore e lo stupore e soprattutto conteneva una lettera per me. Quando la sera lui arrivò, dopo aver aperto i suoi doni io presi in mano quel pacchettino ed aprii la lettera. Non ricordo di aver mai pianto lacrime così liberatorie, così calde; Sembrava, ad ogni parola che leggevo, di sentire la sua voce calda recitarmele. Voglio solo dire una frase che mi ha scritto in quella lettera e che dice
"...Pasticcino, una notte eravamo stesi nel deserto iracheno e tu guardando il cielo incredibilmente stellato mi hai detto: -Guarda Greg sembra una coperta di brillanti che ci sta proteggendo!- Ora bimba, una parte di quella coperta è tua...!"
Aprii quel pacchettino e dentro c'erano due orecchini di diamanti montati a forma di stella. Non ho mai avuto il coraggio di indossarli, l'ho fatto per la prima volta sabato a cena, emozionata e commossa e come dice Tiziana in un suo  commento, è stato come se avessi sentito la sua presenza accanto, una sua carezza. Volevo raccontarvelo perchè anche se può apparire triste, ed in parte è così, è anche un pezzo della mia vita che mi ha resa ancora più consapevole su cosa significa la vera Amicizia, quella che neppure la morte può cancellare.
 

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