giovedì 14 agosto 2014

IO VIVO

Serata di meditazione. Era da un pò di tempo che mi guardavo intorno, quasi spaesata, e mi chiedevo se tutto ciò che vedevo  fosse reale o se invece avrei aperto gli occhi e sentito il trillo della sveglia che mi riportava coi piedi in terra. Ma perchè tutto questo?  Ieri passeggiavo  per Trento, ascoltando lo scalpiccìo dei miei passi sui lastricati di porfido e nella calma staticità dei palazzi antichi ed affrescati, in una città dove non esiste la fretta, dove ci si ferma ancora per due parole o un caffè, di colpo mi sono sentita di vivere. "Eh sì bella scoperta" direte voi! Credetemi non è così scontata la cosa. Da quando il 23/11/2005 la mia vita ha preso una svolta, ho lottato tenacemente con sentimenti contrastanti. Mi ero convinta, vuoi per il dolore provato che mi aveva annientata, vuoi perchè era tutto "nuovo" e dovevo adattarmi ad una vita da civile, vuoi perchè ero troppo radicata in abitudini che per 25 anni avevano scandito i passi della mia vita, bhe dicevo, mi ero convinta di vivere. Ed invece non era così e me ne sono accorta solo adesso, in questo istante. Io non vivevo, esistevo. Ecco la differenza. Adesso sono in grado di dirlo ed anche se fa molto male è la realtà. Esistevo ...trascinandomi in abitudini, riti che mi davano sicurezza, scanditi da suoni e da odori forti, da disciplina e comandi che impartivo. Esistevo io ed intanto intorno a me, i miei affetti, mio figlio, la mia famiglia ...vivevano. Quanto tempo è passato ragazzi! Mi sembrano anni luce ed invece non è così. Ci voleva accanto a me l'amore con la A maiuscola per capirlo e per cogliere la sottigliezza della cosa. Vivere/esistere...tutt'altra cosa. Adesso, per la prima volta mi rendo conto di cosa io abbia perso in questo periodo. Vorrei riprendermi il tempo, quei "quasi" tre anni dal congedo e ricominciare perchè mi son persa il profumo dei fiori, il calore del sole primaverile sulla pelle, lo sferragliare di un treno...la dolcezza di un bacio ricevuto mentre, leggendo, mi ero assopita in giardino. Vivere anzichè esistere....Quel moto che ha fatto sì che prima mi alzassi dal letto per scrivere di getto queste parole che sgorgavano come un fiume in piena per paura di perderle. La sua voce da lontano che mi diceva stasera: " Cosa pensi dolcetto? Non farmi stare in pensiero"... Ecco Andrea, ora lo sò a cosa pensavo...a tutto questo alla mia voglia di vivere i giorni che mi resteranno con la leggerezza dell'animo di quando ero bambina. La voglia di mettere gli sci e andare...senza pensare, libera da me stessa su questi monti che amo immensamente, la voglia di dire a mio figlio ed a tutto il mondo che sono così  felice da sentirmi scoppiare il cuore. La voglia di cantare vecchie canzoni stonate, di rileggere libri dalle pagine ingiallite, di guardare le rughette che ti si formano attorno agli occhi quando ridi di me, di noi due, di correre a "spalmarmi" su di te quando c'è la pubblicità e sentire le tue forti braccia stringermi.  Grazie amore mio per avermi dato tutto...grazie Signore per il dono della vita, per chi amo, siano essi A. o mio Figlio o Amici ....grazie Signore per avermi indicato la via che mi ha portata alla consapevolezza a cui son giunta.
Io VIVO e non esisto!

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