giovedì 14 agosto 2014

AMICI

Oggi ho trovato una bella sorpresa. Una persona a me molto cara mi annunciava,in messaggeria, la riapertura del suo blog. Nei giorni scorsi le motivazioni che lo avevano indotto a “chiuderlo” mi hanno fatta a lungo riflettere sull’Amicizia e sul significato superficiale che sovente si dà a questo sentimento senza riflettere sull’unicità della parola. Un Amico è colui che mai ci abbandona, è colui che vede al di là di ciò che noi vogliamo vedere o siamo in grado di vedere. Un vero Amico ti “corregge il tiro” se sbagli e nello stesso tempo vuole che tu lo faccia per lui. Un vero Amico ti DEVE dire, fuori dai denti, ciò che pensa e che tu, magari, non vorresti mai  ascoltare. Se una persona si offende per il sol fatto che a suo parere sia stato fatto o detto un qualcosa di inopportuno… bhe, allora significa che ciò che li legava non era un sentimento d’Amicizia ma solo una conoscenza e neppur molto approfondita. Io mi ritengo una privilegiata, ho avuto grandi Amici. Uno era Gregory, era un colonnello come me. Ci conoscevamo da 20 anni eravamo fratelli seppure le nostre pelli fossero di diverso colore e ci dicevamo tutto. Abbiamo diviso le missioni, la branda, il cibo. Ero la sua testimone di nozze e la madrina del figlio little John. Quando ha avuto difficoltà economiche per comperare casa, senza che chiedesse l’ho aiutato a comperarla. Quando è morto in Iraq con lui è morta una parte di me. Stesso dicasi per Carla e Sondra. Ambedue donne soldato,Carla era specializzata in trasmissioni era intelligente ed aveva la tipica bellezza delle donne ispaniche, Sondra era laureata in psicologia e psichiatria e come medico prestava servizio d’appoggio a noi militari. Era una donna splendida, sia come bellezza che come mente e modo di porsi. Quando entravamo in crisi lei era lì… ad ogni ora… pronta a “sorreggerci” a farci forza ascoltando le nostre problematiche. Ci dava la carica giusta per non farci mai perdere di vista la motivazione che ci aveva fatti scegliere quella vita. Insieme a loro c’era lui… Steven. Ecco, lui era il migliore di noi. Era stato un marines forse per emulare il papà morto in Vietnam. Era un green di Coronado Island alto 2,03 cm. Abbracciarlo era come scalare una montagna fatta di sodi muscoli. Si era ritirato dopo il Ruanda. Aveva un ranch molto grande circa 5000 ettari dove allevava cavalli quarter. Mi chiamava “bimba” e mi trattava come un cristallo. Quando ero ferita nel corpo o nell’animo andavo da lui. Si prendeva cura di me, mi preparava pranzetti, andavamo a radunare mandrie assieme. Era di poche parole, pochissime direi ma con me si lasciava andare. Ho ricordi meravigliosi di quel periodo, di quei 25 anni d’amicizia profonda. Steven è stato ucciso nella sua casa durante una rapina… Gli hanno sparato al petto per un cellulare, poche centinaia di dollari e due fucili da caccia. La sua morte ha cambiato la mia vita. Per settimane sono stata come in trance. Ero abituata sentirlo tutti i giorni o per mail o in chat o al telefono. Non so quante volte, in seguito, ho preso il telefono per chiamarlo..accorgendomi un secondo dopo che non c’era più. E’ morto esattamente 11 giorni prima del fratello…di John, mio marito. Io non scorderò mai la bontà di Steven, i suoi occhi azzurro cielo e quel sorriso meraviglioso.  Ora che i miei Amici sono “andati avanti” io ho solo più tre persone Amiche: Una, come me, ha diviso un destino incredibile. Elicotterista, anche lei ha perso il compagno in teatro di guerra, anche lei come me ha lottato contro il male del secolo, anche lei ha combattuto come solo un soldato sa fare contro le asperità del quotidiano. Con lei parlo e mi confido perché capisce ciò che sento e provo, è riflessiva, a volte spietata con se stessa, ma sempre sensibile e dall’animo “arruffato”. Purtroppo è lontana. Poi c’è Anna; di lei che dire? Ci vediamo tutte le mattine noi due  per la colazione pre-lavoro e abbiamo una gran confidenza, si parla di ogni cosa senza pudore alcuno e proprio come due vere Amiche ridiamo di noi stesse. Per Anna potrei mettere la mano sul fuoco; schietta, di una generosità incredibile, di una bontà d’animo che a volte mi fa “incavolare”. E’ come una sorella per me. Le voglio davvero bene. E’ moderata, molto educata, sempre tranquilla ma piena di gioia di vivere. Ha sempre lottato nella vita; si mantiene da sola da quando era ragazzina … è una vincente! Ed infine, non in termini di classifiche ma solo per un dulcis in fondo..il mio Amico del cuore è A. A lui confido tutto, a lui dico ogni cosa mi passi per la mente; è il mio compagno, colui che divide il letto con me,  colui che amo e quindi per me è il mio miglior Amico in assoluto. Certo non parliamo di amenità femminili, ma ogni piccolo spazio del mio cuore lui lo conosce, ogni mio dolore, sorriso, preoccupazione… così come io conosco i suoi. Ecco cos’è Amicizia;  cosa significa per me la parola. Ho un ricordo bellissimo di una notte in Iraq quando, sdraiati sotto un cielo stellato indescrivibile Greg mi chiese cos’era la cosa più importante della vita ed io risposi senza esitare “l’amicizia”. Lui mi riprese dicendo…” ma l’Amore? Quello è più importante” ed io risposi…” L’Amore può svanire, un vero Amico non ti lascia mai”…

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