Seppure per poche ore, sabato ho stretto al cuore mio figlio. Il suo profumo, il calore di quella stretta, le sue parole mentre piangevo in silenzio stretta a lui. Sono attimi che porterò con me nei mesi a venire. Mi imponevo di essere forte e mi dicevo che non dovevo mostrare il mio dolore per il distacco, che lui è felice, sereno, che non dovevo essere egoista ma già mi mancava. Il viaggio di ritorno è stato triste e stancante. Ho pianto da sola, sprofondata nella mia poltrona. Poi mi è arrivata la sua chiamata: " ehi momy scommetto che stai piangendo. Lo sai che non voglio! Guarda che hai promesso di non far la bimba! Comportati da soldato e non da mammola" ...e sono scoppiata a ridere per il suo tono di voce serio e preoccupato che mi ha fatta sentire un poco come se la figlia fossi io......In quell'istante ho rivisto, con gli occhi del cuore, il suo sorriso smagliante, le sue mani affusolate che mi carezzavano il viso e sono stata orgogliosa e felice di averlo.
"Il tempo e la distanza non cancellano l'amore". Così mi ha detto prima di salutarmi...e questo io voglio ricordare.
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